Salento

La visita della penisola salentina non può non iniziare con la scoperta del complesso monastico dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate nei pressi di Squinzano, di recente affidato alle cure del FAI con l’obiettivo di restaurarlo (entro il 2014) e così restituirlo agli antichi splendori raggiunti nel 1500 grazie ai monaci che fin dall’XI secolo vi si dedicarono seguendo la regola di San Basilio Magno, creando nei secoli una struttura molto ricca, costituita, oltre che dalla chiesa romanica famosa per i suoi affreschi databili a partire dal XIII secolo, anche dall’annesso porticato (XIII sec.) sostenuto da ventiquattro colonne e costituito da una biblioteca, uno scriptorium, stalle, alloggi per i contadini, un pozzo, un mulino e due frantoi sotterranei.

Itinerario Salento

L’itinerario conduce quindi a Lecce, nota non solo per il ricchissimo barocco delle sue chiese, ma anche per le architetture dei suoi palazzi e delle sue piazze. Poichè Lecce merita la visita di almeno un giorno, per la pausa pranzo si consiglia una sosta al ristorante “Alle Due Corti”, in Corte dei Giugni 1 (pieno centro storico; necessaria la prenotazione tel 0832 242223 info@alleduecorti.com – altrimenti non si trova mai posto): impeccabile cucina tipica e prezzi modici.

Si esce per via del Mare e in pochi chilometri si raggiunge l’Adriatico e in direzione sud, tra spiagge e pinete, si raggiunge Otranto che vanta un prezioso centro storico di cui si ricorderà la Cattedrale, la più grande dell’intera Puglia, l’unica con il pavimento ricoperto da un mosaico risalente al 1160, realizzato a tessere policrome nel duro calcare locale e raffigurante temi delle Sacre Scritture, e nella cui cappella absidale sono conservate le reliquie dei Martiri d’Otranto. Di Otranto è altresì bellissima la vista che si gode dalla sommità del castello Aragonese.

Di inimitabile bellezza il litorale che segue in direzione sud: dai laghi Alimini, a Porto Badisco, a Santa Cesaria Terme con la celebre Grotta Zinzulusa, la più importante tra le caverne marine di Puglia che si sviluppa per 150 metri con il cosiddetto Crorridoio delle Meraviglie, a Castro e, infine, a Santa Maria di Leuca con il veneratissimo santuario di Santa Maria de Finibus Terrae.

Si risale quindi in direzione nord-nordovest il litorale della parte ionica della penisola salentina con sosta obbligata a Gallipoli la cui caratteristica è un’isoletta, cui si accede con un ponte, protesa sullo Jonio e ricca di fitte case bianche di calce, una bellissima Cattedrale e una riviera su cui si affacciano interessanti chiese di epoche diverse e di cui si segnala, in particolare, la chiesa di San Francesco d’Assisi, settecentesca, per la cappella del Crocifisso con la famosa statua del Malladrone che attirò l’attenzione di D’Annunzio, e la chiesa della Parità per il notevole pavimento in ceramica a decoro floreale.

Ci si interna in direzione di Galatina che vanta una chiesa francescana (infatti ricorda San Francesco ad Assisi) senza eguali in Puglia in particolare per il suo interno a cinque slanciate navate quasi interamente rivestite di affreschi davvero notevoli, risalenti al ‘400 di ispirazione giottesca. Tornati sul litorale jonico una visita meritano Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e Porto Cesario e, se si è d’estate, Porto Selvaggio, Sant’Isidoro e Punta Prosciutto dove è possibile fare bagni indimenticabili in un mare verde e, negli ultimi due, fermarsi a gustare del pesce (anche crudo per chi gradisca) in ristorantini sul mare. Si giunge in fine itinerario a Taranto, la città dei due mari, il Mar Grande e il Mar Piccolo, messi in comunicazione da un ponte girevole dove è irrinunciabile la visita del Museo Archeologico Nazionale per conoscere la storia della Magna Grecia fin dall’età preistorica.

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